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Una somma di piccole cose

Un mondo al contrario

Una società sana si fonda sulla libertà e la giustizia, per cui mi sembra chiaro che oggi in occidente viviamo in una società malata.

Scrivo quello che penso senza la necessità di dover aggiungere riferimenti, dati e notizie di qualche organo di stampa per esprimermi in merito alla storia di Julian Assange e dare giustificazione alle mie parole.
Se non l'avete, fatevi un’idea sull'argomento valutando le migliaia di informazioni disponibili.
Assange è un giornalista che ha indagato in molte vicende governative. Tra le sue inchieste, ha scoperto e reso note alcune "malefatte" made in USA durante la guerra in Afganistan, e le conseguenze lo hanno portato ad ora, con una vita passata in una delle peggiori prigioni al mondo senza un giudizio.
La vicenda di Julian Assange è lunga ed intrecciata, è figlia del nostro tempo e delle sue grandi caratteristiche: l'informazione globale e la sua strumentalizzazione. In gioco però c’è forse la più grande risorsa della nostra era, la libertà. Si perché la libertà oggi, non solo quella di stampa ma anche quella fisica, quella di poter scegliere cosa fare di se stessi, di spostarsi nel mondo, di morire, di conoscere quella che dovrebbe essere la “realtà” delle cose, è soggiogata all’informazione come mezzo tramite il quale costruiamo le nostre verità.
Nell'era di internet, quella post radio/stampa/tv, siamo stati sedotti, facilitati, intrattenuti e ingabbiati nella rete e le sue risorse, ed ora quella bestia dalle cento teste dell’iper-informazione presenta il conto. Un mezzo che oggi non viaggia più su ruota e su carta ma alla velocità della luce e che le masse utilizzano per muoversi e coltivare la considerazione di se, a livello globale.

La libertà è così in mano alla connessione.

Queste righe personali non nascono per riempire giornali e guadagnare notorietà facendo propaganda, ma per dare carne al mio diritto costituzionale di “essere contro”, come scrive il nostro prezioso giurista Ugo Mattei nel suo ultimo libro, per esprimere ciò ritengo sbagliato.
Voglio unirmi alla voce di chi non accetta questo ennesimo scempio giuridico e umano, di chi dichiara pubblicamente la propria contrarietà alle azioni del regime dell’impero atlantista, prima che volga verso il suo imminente tramonto per un nuovo sistema multipolare. Servono infine e soprattutto a me queste parole, per non perdere la faccia ed essere fedele a me stesso, per dichiararmi contrario a queste nefandezze umane, per non finire nella schiera dei menefreghisti e degli opportunisti.
C'è un potere sovranazionale, privato, un governo ombra che gestisce l'occidente e con lui gioca sporco, da troppo tempo, e per me è fondamentale e necessario riconoscerlo e non accettarlo.

Solo gli uomini forti resistono ai propri ideali

Assange ha svolto un grande lavoro nella sua vita e ha rischiato forse troppo, ma ciò che ha fatto ha permesso di smascherare una parte dell'inganno in mezzo al quale in occidente tutti viviamo, e questo gli fa onore.
Ciò che si definisce la patria della democrazia, delle possibilità, del progresso e del bene è giusto che invece venga svelato per quello che è: un covo di guerrafondai senza scrupoli che desiderano confermare il loro potere ed il loro impero, controllare le masse a loro uso e consumo per fermare l'evoluzione umana e il suo naturale istinto di pace e felicità. Viviamo in un mondo che va al contrario, dove persino le parole vengono travisate, dove troppo è sporco di bugia, inganno e raggiri, dove l’indecenza viene con perseveranza mascherata con il nome dei defunti: bene comune e democrazia”. Come i migliori strateghi del male sanno uccidere facendo sembrare di essere i salvatori, prima con le libertà, poi con i paesi ed i suoi abitanti, dall'Africa, al Medioriente, al sudest asiatico ed ora in Europa. Come giustamente un detto esprime: formazione che vince non si cambia! Come fermare questo schifo? Come fare a resistere in mezzo a persone che permettono ancora cose del genere?

Essere “contro” è la strada che ritengo più giusta da percorrere, esprimerlo, anche se rimane la più pericolosa, come la Resistenza. Ecco, anche “La Resistenza” ci vogliono fregare, come la democrazia! Così la propaganda firma articoli su articoli sulla resistenza del governo nazista ucraino, andato al potere con un colpo di stato promosso dalla CIA nel 2014, che sta bombardando da 9 anni i propri cittadini nel Donbass, che venera come eroe nazionale un nazista seguace di Hitler come Bandera, che si avvale di battaglioni ornati da svastiche e saluti romani. La NATO, pure, a questa gentaglia qui gli da le armi per uccidere il nemico Russo, e il suo capo viene accolto da capi di stato UE come un combattente della democrazia. La resistenza e i nazisti sono come gli indiani e i cowboy vorrei ricordare, non stanno a tavola insieme!! Ma questo sarà materiale per un altro articolo!

Tornando al tema principale colgo l’occasione del dare eco alla protesta in favore della libertà di Assange per prendere parte, posto, tenendo diritta la schiena e guardando in faccia quella crudeltà umana a cui non voglio appartenere e di cui non voglio essere complice.
Basta! Grazie Julian. Grazie a tutti coloro che resistono a non essere complici.
Grazie Umani che ancora credete nell’evoluzione della specie e scorgete in tutto ciò solo l’ultimo respiro del suo cancro.

Free Assange!!
Free Human!!
Free world!!

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